Annullata l’ordinanza del GIP e revocata la misura interdittiva per il dott. Roberto Gasso
Accolto l’appello del dott. Gasso
Il Tribunale di Napoli, con ordinanza del 18.4.2023, ha accolto l’appello del dott. Gasso, annullando l’ordinanza del GIP e revocando la misura interdittiva della sospensione dall’attività professionale. L’inchiesta “falsi green pass”coinvolse anche il dottore.
Con riferimento a quanto riportato nel nostro articolo del 1 marzo 2023 ( con fonte fanpage.it), la famiglia Esposito, secondo gli inquirenti, avrebbe consegnato a Roberto Gasso, del centro di analisi di San Giorgio a Cremano, con l’intermediazione di Grazia Romairone, 300 euro per ottenere i falsi referti. I tamponi erano stati effettuati a Maria Bosti, figlia del boss, e a Susy Esposito, risultate entrambe positive.
Ma a fare il test al posto delle donne si sarebbe presentato Salvatore Esposito, che avrebbe poi presentato le false certificazioni ai pubblici ufficiali in aeroporto. La partenza fu bloccata a Fiumicino: la famiglia fu sottoposta a un controllo Covid a campione e venne accertata la positività delle due donne.
Partenza che comunque non avvenne, poiché la famiglia fu sottoposta ad un controllo Covid a campione all’aeroporto di Fiumicino e di conseguenza si vide rifiutare l’imbarco.
Per Grazia Romairone e per Bruno Bevilacqua, entrambi medici di base, il Gip ha disposto i domiciliari. Il giudice decise il divieto di esercitare la professione, della durata di un anno, e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Roberto Gasso, 55 anni, direttore sanitario del centro analisi. Quì pare siano avvenuti gli illeciti. Per Salvatore Esposito, 21 anni, nipote del boss Patrizio Bosti , sussistono le stesse accuse. Le accuse di corruzione e falso coinvolgevano tutti. Esposito Salvatore, destinatario di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, è invece gravemente indiziato di corruzione, falso e falsa attestazione a pubblico ufficiale.
Il provvedimento eseguito riguarda una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari delle stesse sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.