Salute & Benessere

Allarme carenza antibiotico per bambini: introvabile Amoxicillina

I pediatri denunciano la carenza di Amoxicillina

L’amoxicillina manca sugli scaffali delle farmacie e i pedriatri sono in allarme. E’ il farmaco più utilizzato per curare scarlattina, bronchiti e otiti. I medici si rivolgono all’Aifa: “Grave rischio, agire subito”. E spunta l’ipotesi di produrlo all’Istituto Farmaceutico Militare di Firenze. Ma per tornare alla piena disponibilità bisognerà attendere oltre l’estate.

Emersa nel 2021, la carenza di amoxicillina  ha iniziato a essere attentamente monitorata a livello europeo dal novembre dello scorso anno.  Si tratta di antibiotico di prima scelta, con o senza associazione all’acido clavulanico, per tutte le più comuni patologie infettive, essenziale per l’attività pediatrica delle cure primarie .Ma, nonostante l’ottimismo inizialmente mostrato dall’Ema, che a gennaio parlava di una situazione che sarebbe migliorata “nel giro di qualche mese”, il problema è diventato sempre più serio tanto da assumere i contorni di un’emergenza. Lo scrive La Nazione.

Nel nostro Paese, Firenze e Toscana comprese, l’amoxicillina da settimane è introvabile: per alcuni formati la data di fine carenza è indicata entro la fine di maggio ma per altre tipologie bisognerà attendere anche oltre l’estate per un ritorno alla piena disponibilità.

In tale scenario, spiega La Nazione, l’Associazione culturale pediatri (Acp), la Società italiana di pediatria (Sip) e la Federazione italiana medici pediatri (Fim), hanno lanciato un appello all’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) affinché “vengano prontamente attivate iniziative efficienti per sopperire alla carenza di farmaci essenziali, che oggi limita la qualità delle cure di infezioni frequenti nella popolazione tutta”.

Se a partire dal 2021 la carenza riguardava alcune formulazioni d’uso ospedaliero da alcuni mesi – spiegano i pediatri – la carenza a livello territoriale riguarda tutte le formulazioni di amoxicillina. La causa principale, secondo l’Ema, è il picco di infezioni respiratorie che, lo scorso inverno, ha portato a un forte incremento della domanda di antibiotici. Il tutto accompagnato da ritardi nelle consegne e problemi nella capacità produttiva che stanno interessando l’industria farmaceutica a livello mondiale.

Amoxicillina: un antibiotico che costa troppo poco

Intanto i presidenti di Acp, Sip e Fimp – Stefania Manetti, Annamaria Staiano, e Antonio D’Avino – puntano infatti il dito contro le cause farmaceutiche che non sarebbero interessate a produrre un “antibiotico troppo poco costoso”. In passato, sottolinea ancora La Nazione, era già successo per la penicillina orale e l’eritromicina ma – avvertono i pediatri – l’abbandono dell’amoxicillina “può rappresentare un grave rischio per la salute pubblica data l’ampia numerosità della popolazione che può averne bisogno”.

Federazione Italiana Medici Pediatri

Si tratta, infatti, di un antibiotico efficace e ben tollerato, con bassi rischi di effetti avversi e che contribuisce al controllo dell’antibiotico resistenza, di cui l’Italia ha il triste primato in Europa, insieme alla Spagna. “Strumenti di cura efficaci e di basso costo – sottolineano i pediatri – devono essere resi disponibili indipendentemente da eventuali logiche di mercato”.

A rendere più preoccupante la carenza di amoxicillina, conclude La Nazione, è anche l’aumento di casi di positività allo streptococco Beta Emolitico di gruppo A. Per risolvere tale carenza al ministero della Salute è stato aperto un tavolo: la proposta che arriva dalle Associazioni dei pediatri è quella di coinvolgere nella produzione lo stabilimento Farmaceutico militare di Firenze.

Ancora una volta in un momento critico, dove tra i bambini si diffonde il microbo dello streptococco, il farmaco idoneo a debellarlo manca. Purtroppo non è la prima volta che vengono a mancare farmaci importanti, sopratutto per i bambini. Si tratta di un farmaco efficace ma troppo economico, per cui non ci sono interessi a produrlo. Questo dimostra che il sistema sanitario non riesce a gestire al meglio una situazione di crisi . Ma soprattutto evidenzia quanto gli interessi delle case farmaceutiche abbiano la priorità sulla salute. Ma quì parliamo della salute dei bambini e dovrebbero essere i primi ad essere tutelati perchè rappresentano il nostro futuro. Invece pare che si dia importanza a ben altro…..

Marianna Caprio

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