Chiude il Pronto Soccorso del Cardarelli, accessi solo a pazienti gravi
Chiude il Pronto Soccorso del Cardarelli, entrata concessa solo a pazienti gravi
Chiude il Pronto Soccorso del Cardarelli, l’entrata sarà concessa solo ai pazienti gravi, quelli non urgenti trasferiti in altri ospedali. Lo ha comunicato al servizio 118 la direzione della struttura in seguito a un record di accesi nelle ultime 24 ore al quale sta contribuendo anche l’emergenza caldo. Solo nella giornata di venerdì, infatti, sono stati accolti 250 pazienti. Il pronto soccorso resta accessibile per i casi più gravi, come infarti, ictus e vittime di incidenti.
Sempre nella giornata di venerdì 21 luglio, 96 utenti (circa il 39 per cento del totale) sono stati ricoverati nei reparti o presso il servizio Obi (Osservazione breve intensiva). In una sola ora, nella giornata di ieri sono stati nove i codici rossi trattati dal personale del servizio di Emergenza-Urgenza. Dall’ospedale si rinnova l’invito a rivolgersi ai servizi di assistenza territoriale prima di ricorrere alle cure ospedaliere. (NapoliToday)
L’emergenza caldo anomalo, “Bisogna agire subito!” l’appello dei sindacati
Il caldo anomalo e insopportabile registrato in questo periodo, sta mettendo in ginocchio la popolazione, soprattutto nelle regioni centro meridionali. Si parla di oltre 40 gradi in molte città e isole, ciò sta provocando danni alla salute soprattutto ad anziani, malati, disabili e operai che lavorano presso strutture con cantieri all’esterno. Il governo Meloni, sta varando in queste ore delle misure precauzionali per difendere la salute di tutti gli italiani. Si pensa al lavoro in smart working e ad una cassa integrazione già a partire dai 33 gradi. A breve nuovi aggiornamenti. Ma i sindacati premono sul tempo. «Non c’é tempo di discutere protocolli. Serve subito un decreto legge che protegga i lavoratori dalle temperature elevate e vieti i lavori particolarmente esposti, oltre i 33 gradi», ha scritto sui social Bombardieri. Per Landini «bisogna agire subito» perché «non si può accettare che la gente muoia sul lavoro per il caldo». Per Sbarra, invece, «è urgente e necessaria un’intesa nelle prossime ore tra governo e parti sociali da recepire in un decreto nel solco dei protocolli sulla sicurezza attivati durante il Covid».
Le 10 regole per difendersi dal caldo
Arriva “Proteggiamoci dal caldo” la campagna del Ministero della Salute per difendersi dal caldo afoso.
1 Non uscire nelle ore più calde: durante un’ondata di calore, evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata (tra le 11.00 e le 18.00).
2 Migliorare l’ambiente domestico e di lavoro: la misura più semplice è la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili (persiane, veneziane) che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell’aria. Efficace è naturalmente l’impiego dell’aria condizionata, che tuttavia va usata con attenzione, evitando di regolare la temperatura a livelli troppo bassi rispetto alla temperatura esterna. Una temperatura tra 25-27°C con un basso tasso di umidità è sufficiente a garantire il benessere e non espone a bruschi sbalzi termici rispetto all’esterno. Da impiegare con cautela anche i ventilatori meccanici, che accelerano il movimento dell’aria, ma non abbassano la temperatura ambientale; per questo il corpo continua a sudare. È perciò importante continuare ad assumere grandi quantità di liquidi. Quando la temperatura interna supera i 32°C, l’uso del ventilatore è sconsigliato perché non è efficace per combattere gli effetti del caldo.
3 Bere molti liquidi: Bere molta acqua e mangiare frutta fresca è una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo. Soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Esistono tuttavia particolari condizioni di salute (come l’epilessia, le malattie del cuore, del rene o del fegato) per le quali l’assunzione eccessiva di liquidi è controindicata. Se si è affetti da qualche malattia è necessario consultare il medico prima di aumentare l’ingestione di liquidi. È necessario consultare il medico anche se si sta seguendo una cura che limita l’assunzione di liquidi o ne favorisce l’eliminazione.
4 Moderare l’assunzione di bevande contenenti caffeina, evitare bevande alcoliche
5 Fare pasti leggeri: la digestione è per il nostro organismo un vero e proprio lavoro che aumenta la produzione di calore nel corpo.
6 Vestire comodi e leggeri, con indumenti di cotone, lino o fibre naturali (evitare le fibre sintetiche). All’aperto è utile indossare cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto. Proteggere anche gli occhi con occhiali da sole con filtri UV. Particolare attenzione ai bambini.
7 In auto, ricordarsi di ventilare l’abitacolo prima di iniziare un viaggio, anche se la vettura è dotata di un impianto di ventilazione. In questo caso, regolare la temperatura su valori di circa 5 gradi inferiori alla temperatura esterna evitando di orientare le bocchette della climatizzazione direttamente sui passeggeri. Se ci si deve mettere in viaggio, evitare le ore più calde della giornata (specie se l’auto non è climatizzata) e tenere sempre in macchia una scorta d’acqua. Non lasciare mai neonati, bambini o animali in macchina, neanche per brevi periodi.
8 Evitare l’esercizio fisico nelle ore più calde della giornata. In ogni caso, se si fa attività fisica, bisogna bere molti liquidi. Per gli sportivi può essere necessario compensare la perdita di elettroliti con gli integratori.
9 Offrire assistenza a persone a maggiore rischio (come gli anziani che vivono da soli, i lattanti etc.) e segnala ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento. Negli anziani un campanello di allarme è la riduzione di alcune attività quotidiane (spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi) che può indicare un peggioramento dello stato di salute. Controlla la temperatura corporea dei lattanti e bambini piccoli, abbassandola con una doccia tiepida e quando possibile aprire il pannolino
10 Dare molta acqua fresca agli animali domestici e lasciarla in una zona ombreggiata.
È importante seguire le raccomandazioni per proteggersi dal caldo. In particolare gli operatori socio-sanitari devono seguire alcuni accorgimenti, in quanto vanno incontro, più frequentemente delle altre persone, a disturbi caldo-correlati: è importante, quindi, che questi lavoratori comincino a rinfrescarsi e idratarsi già prima del turno di lavoro.