Sorrento: 23enne arrestato, maltrattava i genitori

A Meta di Sorrento un 23enne è stato arrestato perché maltrattava i genitori

A Meta di Sorrento, un 23enne già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai carabinieri perché maltrattava i genitori. Da comunicato giunto in redazione da parte del Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli si apprende la notizia di questa mattina. I Carabinieri della stazione di Piano hanno arrestato il giovane del posto per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

Cosa accade dopo la chiamata al 112

I militari – allertati dal 112 – sono intervenuti per la segnalazione di una lite e hanno trovato il 23enne in forte stato di agitazione mentre inveiva e spintonava i propri genitori. I Carabinieri hanno bloccato l’uomo e da accertamenti è emerso che le vittime avevano già denunciato le violenze del proprio figlio e che negli ultimi 2 mesi erano avvenute nuove aggressioni.

I genitori hanno riportato lesioni e traumi contusivi

I genitori sono stati visitati dai medici del locale ospedale civile che hanno diagnosticato lesioni e traumi contusivi giudicati guaribili in 20 e 15 giorni. L’arrestato è nel carcere di Poggioreale in attesa di giudizio.

In aumento i casi di maltrattamenti ai genitori, l’allarme di Marco Martani Procuratore della Repubblica

I comportamenti vessatori o violenti che i figli riservano ai genitori sono in netto aumento. «Negli ultimi anni – dice il Procuratore – abbiamo registrato un incremento di questi reati. Il fenomeno è sempre esistito ma nell’ultimo periodo abbiamo assistito ad un aumento davvero rilevante, dovuto ad un crescente e forte disagio sociale, talvolta reso più visibile da problemi di dipendenza dalle droghe o dall’alcol, che diventano un vero e proprio problema psichiatrico. Il dramma è che questi casi non sono ancora emersi nella loro totalità: perché un genitore arrivi a denunciare un figlio è necessario trovarsi di fronte a situazioni estreme. Questo significa che in molti casi abbiamo a che fare con persone che soffrono ancora in silenzio»(TrevisoToday)

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