In un bus diretto a Napoli, aggredisce due persone con un coltello

Terrore in un bus diretto a Napoli, un senegalese aggredisce due persone con un coltello, arrestato

Torre Annunziata, semina terrore in un bus diretto a Napoli un senegalese che aggredisce due persone con un coltello. Un uomo, incensurato di 32 anni di origini senegalesi, è stato arrestato a Torre Annunziata per lesioni personali aggravate, interruzione di pubblico servizio e porto d’armi abusivo.

Cosa é accaduto nel bus

L’uomo era a bordo di un autobus partito da Sorrento e diretto a Napoli, in quel momento in marcia lungo via Plinio, nel comune di Torre Annunziata. Senza motivo ha aggredito due passeggeri, impugnando un coltello. La situazione particolarmente delicata ha richiesto l’intervento dei carabinieri e causato l’interruzione della tratta per oltre un’ora.

Il 32enne è stato disarmato e bloccato, quindi portato in carcere dove si trova in attesa di giudizio. Le vittime sono state visitate presso l’ospedale di Castellammare di Stabia e ritenute guaribili in 6 giorni. (NapoliToday)

La strumentalizzazione del rapporto tra criminalità e migranti

In primis bisogna considerare che le condizioni socio-economiche in cui versano i cittadini stranieri sono mediamente inferiori rispetto a quelle degli autoctoni. E il disagio socio-economico è strettamente legato alla criminalità. In secondo luogo, c’è la questione dell’irregolarità, una condizione che costringe le persone all’illegalità e quindi inevitabilmente al crimine – e che infatti caratterizza la maggior parte degli stranieri che commettono reati. Infine, un elemento rilevante è la tipologia di reato commesso, che ha caratteristiche differenti tra gli stranieri rispetto agli autoctoni – di solito parliamo di crimini minori, puniti tramite pene di durata inferiore.

Secondo quanto riportato su Sostienici, spesso nell’arena pubblica viene delineata un’associazione diretta tra immigrazione e criminalità. Come riportato nel dossier Idos del 2020, anche a parità di reati, quelli commessi dagli stranieri generano solitamente più paura, diffidenza e risentimento. Da una parte c’è l’inferiorizzazione dello straniero, dall’altra la sua demonizzazione. Una narrativa che viene poi strumentalmente manipolata dai media e dai politici, per raccogliere consensi.

Le condizioni socio-economiche e la criminalità

Mediamente, il tasso di delittuosità risulta più elevato tra gli stranieri piuttosto che tra i cittadini autoctoni, ma questa affermazione necessita di una serie di specificazioni.

In primo luogo, come accennato, un aspetto fondamentale della criminalità è che spesso essa è determinata dal disagio socio-economico. Si tratta di una dimensione che bisogna considerare quando si parla di criminalità straniera, perché ad oggi in Europa i cittadini stranieri sono significativamente più esposti alla povertà rispetto agli autoctoni.

 

 

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