Ad uccidere Rossella non è stato il sushi m un’emorragia cerebrale

L’autopsia conclusa nel Secondo Policlinico di Napoli, ha stabilito che la morte di Rossella Di Fuorti non è avvenuta a causa del sushi,  ma ad uccidere la donna è stata un’emorragia cerebrale.

La quarantenne di Soccavo (napoli) si era recata in un ristorante cinese per festeggiare il suo compleanno. Un’ora dopo aver mangiato si è sentita male e poco dopo è deceduta. Si era pensato subito ad un’intossicazione alimentare o ad una allergia a quel tipo di alimento. Invece dopo le risultanze delle analisi di laboratorio e l’autopsia si è esclusa questa cause. Rossella sarebbe morta in seguito ad una emorragia cerebrale.

Le indagini sulla morte di Rossella Di Fuorti

Infatti il marito, ancora sotto choc, aveva dichiarato che la signora non aveva problemi di allergie e che questi alimenti li aveva sempre mangiati.

Inizialmente la Procura di Napoli aveva aperto un fascicolo d’indagine con l’ipotesi di reato per omicidio colposo contro ignoti. Le indagini, coordinate dal pm Simona Di Monte e Pierpaolo Filippelli, hanno chiarito la causa di morte scagionando il ristoratore. E’ stato conferito l’incarico ai periti nominati dalla Procura della Repubblica nell’ambito delle indagini sulla morte di Rossella Di Fuorti.  Il legale della famiglia , l’avvocato Sergio Pisani, ha deciso di nominare due consulenti di parte che si affiancheranno ai periti del sostituto procuratore Giuliana Giuliano: Il medico legale Marta Moccia e l’infettivologo Pasquale Pagliano.

Ma adesso che la causa si conosce si indagherà su come sia possibile che una giovane donna sana, senza nessun problema di salute, possa morire all’improvviso senza nessuna causa apparente?

Se non avesse mangiato il sushi si sarebbe parlato di decesso dopo malore improvviso. Allora perché non indagare su questo ennesimo caso di malore improvviso? Rossella è un’altra mamma che muore a seguito di un malore improvviso e viene strappata alla sua famiglia, alle sue figlie ed ai suoi cari. Lei e tutte le persone che in questo ultimo anno sono decedute senza un motivo valido, senza patologie pregresse, meritano chiarezza e giustizia per coloro che restano a piangere le loro perdite.