Napoli, un uomo ferisce la madre e accoltella un agente di polizia
A Napoli, un 29enne ferisce la madre e poi accoltella un agente di polizia, viene ucciso poco dopo
Napoli, in un’abitazione un 29enne ferisce prima la madre e poi accoltella un agente, viene ucciso da un altro poliziotto. Secondo la ricostruzione dei fatti riportata su TGCOM24, la lite è scoppiata intorno alle 22 del 13 febbraio in via Pietro Colletta. L’uomo, sotto effetto di stupefacenti, nel corso di una lite, ha ferito la madre con un arma da taglio. Il compagno della donna è subito corso al commissariato Vicaria per denunciare il drammatico episodio. Il violento aggressore lo ha raggiunto e nell’atrio del commissariato, ha cercato di colpirlo alla gola con un coltello.
Un’agente di polizia è intervenuto cercando di disarmare l’uomo, ma è stato a sua volta colpito ad una gamba. Mentre l’assassino impazzito stava per finire l’agente con un colpo alla gola, sopraggiunge un altro poliziotto che spara alle gambe l’uomo ferendolo gravemente. Il 29enne è stato trasportato all’ospedale Vecchio Pellegrini, ma non ce l’ha fatta. Nel pronto soccorso dello stesso Pellegrini, sono stati condotti anche il compagno della donna e il poliziotto ferito, che sono stati medicati e dimessi. La donna, è stata poi portata al Cardarelli.
I dati Istat sugli omicidi accaduti nei nuclei familiari
Secondo quanto riportato su Open, da un rapporto Istat risulta che, nonostante nel 2021 gli omicidi risultino in lieve calo rispetto al 2019, la maggior parte di questi vengono consumati all’interno dei nuclei familiari. A farne le spese sono soprattutto le donne. «Le vittime uccise in una relazione di coppia o in famiglia – si legge nel report – sono 139 (45,9% del totale): 39 uomini e 100 donne». Tra queste, quasi il 60% delle donne è «vittima di un partner ex partner: 57,8% nel 2020 e 61,3% nel 2019».
In Italia la percentuale di omicidi è più bassa rispetto al resto d’Europa
Tra i Paesi all’interno dell’Ue che presentano i più elevati tassi di omicidi, nel 2020, troviamo le Repubbliche baltiche, ovvero Lettonia, Lituania ed Estonia: tra 4,88 e 2,78 omicidi per 100mila abitanti. In Italia, invece, il valore si attesta intorno a 0,48 omicidi. Un numero più alto rispetto solo al Lussemburgo dove invece il tasso di omicidi è di 0,32 omicidi per 100mila abitanti. Ma anche per quanto riguarda gli omicidi nei confronti delle donne, i valori italiani sono «tra i più bassi» rispetto alla media dei Paesi dell’Unione europea e «pari a 0,38 omicidi per 100mila donne (0,66 la media europea)». Inoltre, rileva l’Istat, «rispetto a quelli degli uomini i tassi di omicidi di donne sono più elevati in Austria, Repubblica Ceca e Slovenia mentre in Germania, Ungheria, Slovacchia e Croazia sono pressoché uguali»
La maggior parte degli omicidi sulle donne sono femminicidi
Sono 70 le donne uccise nell’ambito della coppia, dal partner o ex partner. È questo il dato riportato nell’ultimo report dell’Istat, valutato sulla base delle informazioni disponibili relative a relazione tra vittima e autore, movente, ambito dell’omicidio. Mentre sono 30 le donne uccise da un altro parente e 4 quelle quelle uccise da conoscenti in ambito affettivo o relazionale. Un totale di 104 femminicidi presunti, su 119 omicidi con una vittima donna. Infine, tra le restanti 15 vittime donne ne figurano due con più di 65 anni che hanno subito una rapina da parte di sconosciuti, altre due sono state uccise da conoscenti per problemi di vicinato o altri motivi, mentre altre 11 sono state uccise da sconosciuti con diversi moventi.