La stoccata- Il quaderno blu di Giorgia
L’ agenda della Meloni tra la retromarcia sulle accise e l’accelerazione del PNRR
Ancora una settimana piena di lavoro e tensioni per il governo di Giorgia Meloni. Per quanto riguarda il taglio delle accise l’esecutivo di centro-destra ha fatto un passo indietro, adesso ha deciso che ridurrà le accise se il prezzo del carburante salirà ulteriormente. Questo molto probabilmente è stato provocato per la discesa in campo dei gestori dei distributori di carburante, che avevano organizzato uno sciopero della categoria da attuarsi nei prossimi 25 e 26 gennaio. Le direttive dovranno contribuire anche a ricomporre i contrasti sulla questione all’interno della maggioranza, che in settimana erano diventati fortissimi. Intanto per quanto concerne il famoso PNRR, ci sarà a breve una riunione dei Ministri del Governo Meloni, sui possibili progetti da eliminare per cercare di rispettare i tempi concordati con la UE. Frattanto il Ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto, ha varato una nuova cabina di regia per cercare di accelerare le pratiche del PNRR. Si cercherà in tutti i modi possibili di semplificare il lavoro dei singoli ministeri, con la speranza di sveltire le procedure burocratiche e dare un maggiore impulso e una nuova linfa al piano di resistenza e rilancio del paese. Per attivare tutto ciò, l’idea di Fitto è quella di rimuovere alcuni dei vecchi dirigenti nominati da Draghi per il piano, e sostituirli con altri
più preparati ed efficaci. C’è anche l’ipotesi molto fondata di creare nel prossimo futuro, un ministero apposito per il PNRR. I due nomi più papabili per la sua conduzione, sono quelli di Francesco Lollobrigida Ministro dell’Agricoltura, esponente di spicco di Fratelli d’Italia e dello stesso Raffaele Fitto. Una cosa è certa il Governo di Giorgia, non chiederà alla commissione Europea una proroga per raggiungere gli obiettivi prefissati. Si cercherà di chiudere la faccenda entro e non oltre il 2026. Va però ricordato che il Governo entro la fine di giugno 2023 dovrà raggiungere 27 obiettivi, per sbloccare anche la quarta rata dei fondi europei dal valore di 16 miliardi di euro. Sul fronte delle opposizioni grandi fibrillazioni in casa PD e 5 stelle. Il Partito Democratico in questo momento contingente è alle prese con l’elezione del nuovo segretario. I nomi che rimbalzano sono ormai sempre quelli, ma il popolo del PD appare molto deluso e amareggiato delle condizioni in cui versa il partito. Infatti secondo la base sarà poco influente la leadership dei candidati, ma diventeranno fondamentali i progetti e le idee che la nuova classe dirigente avrà intenzione di proporre. Secondo gli elettori non è più tempo di guerre fratricide fra piccoli e grandi correnti della formazione politica, ma bisognerà lavorare alacremente uniti per dare al paese un nuovo progetto di sinistra liberale e democratica. Nel frattempo il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, ha aperto al Partito Democratico L ‘avvocato del Popolo come ama definirsi, adesso è intento a promuovere il suo partito nelle prossime elezioni regionali nel Lazio, presentando la sua candidata ossia la giornalista Rai Donatella Bianchi. La Bianchi è molto nota al pubblico televisivo perché da molti anni conduce
la famosa trasmissione ecologica linea blu. Conte ha fatto sapere che subito dopo l’ elezione del nuovo segretario PD, sarà pronto ad incontrarlo politicamente per cercare di creare una linea comune che si opponga allo strapotere del centro-destra. Il leader dei 5 Stelle ha però precisato che ci vorrà grande trasparenza e autonomia partitica per raggiungere un risultato vincente. Si è anche detto decisamente contrario ad un fronte allargato progressista, perché il Movimento 5 Stelle in futuro non avrà nessuna intenzione di dialogare politicamente con Italia Viva e Azione. Chi vivrà vedrà…