Discorso di fine anno, Mattarella ripercorre il 2022
Mattarella ripercorre il 2022 nel discorso di fine anno
Nel discorso di fine anno, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ripercorso in breve i fatti salienti del 2022. Durante il suo consueto messaggio, sempre in diretta dal Quirinale, il Capo dello Stato ha rimarcato l’esigenza di unità nazionale, soprattutto alla luce della crisi economica in atto ma anche della guerra in Ucraina che incombe nel cuore dell’Europa.
Il Presidente richiama tutti alle proprie responsabilità
Mattarella ha esordito ricordando uno degli avvenimenti più importanti del nostro Paese, ovvero l’elezione di Giorgia Meloni, la prima donna alla guida del Governo italiano. Esecutivo che ha delle sfide difficili da affrontare: la pandemia ancora in corso, la guerra fra Ucraina e Russia e l’inflazione. Battaglie per le quali occorre una democrazia compatta e matura per governare un Paese intero. Il Capo dello Stato ha ricordato altresì un anniversario importante, ovvero i 75 anni della Carta Costituzionale che entrò in vigore il 1 gennaio 1948, affermando: “La Costituzione resta la nostra bussola”.
Il Presidente Mattarella si è soffermato a lungo sul conflitto ucraino provocato dalla Federazione russa: “Dobbiamo concentrare i nostri sforzi affinché il 2023 sia la fine delle ostilità per fermare la scia della sofferenza”, sottolineando la profonda tristezza per la perdita di così tante vite a causa dei bombardamenti che stanno interessando le città ucraine. A tal proposito, ha aggiunto: “Il futuro non può essere questo. L’oscurantismo è fuori dal tempo e dalla ragione. Gli ultimi due anni sono stati duri tra sofferenze sociali e fratture del Covid non ancora sconfitto”.
Rafforzamento del SSN e rimozione degli ostacoli che impediscono la crescita del Paese
Il Capo dello Stato ha auspicato altresì al rafforzamento del Sistema Sanitario Nazionale e in particolare alla rimozione di tutti quegli ostacoli che impediscono la crescita dell’Italia. In merito a quest’ultimo fronte, Mattarella ha fatto riferimento all’articolo 3 della Costituzione, precisando che “la Repubblica siamo tutti noi insieme. Stato, Regioni, Comuni, Istituzioni, Terzo Settore, volontariato. La Repubblica è costituita da uomini e donne che si impegnano per le loro famiglie, che pagano le imposte, dalle forze dell’ordine, dalla fatica di chi lavora, studia e dallo spirito di chi si cura del prossimo. Rimuovere gli ostacoli richiede forza morale e impegno”.
Proiettarsi verso il futuro
Inoltre, il Presidente della Repubblica ha evidenziato la crescita economica del 2021, dopo l’avvento della pandemia, in cui si è registrato un incremento del turismo in Italia. Alla luce di ciò, occorre proiettarsi verso il futuro e le nuove sfide nell’ambito scientifico e non solo. “Dobbiamo stare dentro il nostro tempo, leggere il presente con gli occhi di domani”, ha dichiarato Mattarella, rimarcando la necessità del progresso a partire dalla transazione energetica, dalla tecnologia e dai temi legati all’ambiente. Il Capo dello Stato, quindi, ha proseguito rivolgendo un pensiero ai giovani i quali devono essere formati adeguatamente in modo tale che siano pronti per affrontare le prossime sfide. E sempre a loro, vittime troppo spesso di incedenti stradali, ha dedicato l’ultima parte del suo messaggio: “Quando guidate avete nelle mani la vostra vita e quelle degli altri”.