Spagna, promossa la Manovra del Governo Sanchez
In Spagna via libera alla Manovra varata dall’Esecutivo Sanchez
In Spagna il Governo Sanchez approva la Manovra finanziaria 2023. Il pacchetto di misure, fortemente voluto dal Premier e dalla sua squadra, punta a risolvere problematiche di primaria importanza che ad oggi erano rimaste ancora irrisolte all’interno del Paese. Si prevedono, infatti, interventi mirati che andranno a riequilibrare principalmente il divario tra ricchi e poveri.
Incremento delle pensioni e treni gratis
Nella Legge di Bilancio spagnola, coloro i quali guadagnano di più pagheranno più tasse, comprese le aziende energetiche che hanno accumulato grandi profitti grazie al picco dei costi del gas e del petrolio. I treni a breve percorrenza e pendolari resteranno gratuiti, mentre i pensionati avranno un incremento della pensione dell’8,5% e lo stipendio dei dipendenti pubblici aumenterà del 2,5%. Novità sul fronte delle tasse: è in programma la diminuzione dell’Irpef per i redditi più bassi e sale quello per i redditi più alti nonché per quelli da capitale. Giù le tasse per le piccole e medie imprese, prevedendo anche la riduzione dell’Iva sui prodotti dell’igiene intima femminile.
Proroga per il bonus affitti e ok alla Ley trans
La Manovra finanziaria dell’Esecutivo Sanchez, inoltre, riconferma il bonus affitti per i giovani e soprattutto dà il via libera alla “Ley trans”. In merito alla succitata legge, la norma, a breve al vaglio del Senato, consentirà alle persone che vogliono cambiare sesso di poterlo vedere riflesso pure sulla propria carta d’identità senza nessun tipo di autorizzazione ma solamente facendone richiesta. La questione, oltre all’età dalla quale è possibile farlo, è stata motivo di discussione tra gli alleati di Governo Podemos e Psoe, vedendo altresì la polemica sorta fra la comunità Lgbtq+ spagnola e i movimenti femministi.
In Italia ancora malumori sulla Legge di Bilancio
Se gli spagnoli esultano per la Manovra 2023, in Italia non si può dire altrettanto. Riguardo alla Legge di Bilancio, una pioggia di critiche si è abbattuta sul Governo Meloni. Secondo il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, le misure approvate, prima dalla commissione Bilancio della Camera e poi dalla Camera dei Deputati, sono “recessive per il Paese“. Difatti, le norme prevedono una stretta sul Reddito di Cittadinanza, multe per i commercianti che non accettano il Pos e un aumento per le pensioni minime che arriveranno a 600 euro per gli over 75. Interventi considerati “insufficienti” dai pentastellati che annunciano già battaglia in difesa del sussidio. Intanto, l’approvazione della Manovra finanziaria ha le ore contate: difatti, il provvedimento arriverà sui banchi del Senato entro il 30 dicembre.
Fonte: “Il Fatto Quotidiano“