Nola al voto: tra speranze, radici e nuove strade per i giovani

Nola al voto: tra speranze, radici e nuove strade per i giovani
Le strade di Nola si preparano a vivere, il 25 e 26 maggio, una delle pagine più delicate e appassionate della sua storia recente: le elezioni amministrative. Un appuntamento che sa di promessa, di riscatto, di sguardi puntati in avanti ma con i piedi ben piantati nella tradizione.
Sono quattro i candidati sindaci pronti a contendersi il timone della città. Tra loro Andrea Ruggiero, P.E.R. Nola, supportato da altre sei liste. Gli altri candidati sono: Agostino Ruggiero per i Socialisti per Nola, Maurizio Barbato per Fratelli d’Italia, Antonio Ciniglio con Gelso Nola 2040.
Tutti a sostegno della vera politica per il territorio
Questa tornata elettorale è più che un’alleanza politica, sembra quasi un patto tra cittadini: il desiderio forte di restituire vita alle strade, di ritessere quei legami sociali che negli ultimi tempi si sono allentati. L’obiettivo è chiaro e, al tempo stesso, profondamente sentito: rilanciare la socialità, creando nuove opportunità per i giovani, permettendo loro non solo di restare, ma di crescere e costruire qui il proprio futuro. Una socialità che non sia solo intrattenimento, ma anche partecipazione attiva, cultura, innovazione.
Manca il Partito Democratico
Non mancano i motivi di discussione. A far rumore, questa volta, non è una presenza, ma un’assenza pesante: quella della lista del Partito Democratico. Un’assenza che molti nolani vivono quasi come uno strappo doloroso, perché il PD a Nola è stato per anni schiena dritta e mani callose, sia nei giorni della dura opposizione sia nei momenti in cui aveva responsabilità di governo. Una forza che, nel bene e nel male, ha sempre partecipato alla costruzione della vita pubblica della città.
Ora, mentre i manifesti cominciano a colorare i muri e i comizi a riempire le piazze, la città sembra respirare una nuova energia. Le conversazioni nei bar, i sorrisi scambiati tra vicini, i sogni raccontati a mezza voce parlano di una comunità che, al di là dei simboli e delle bandiere, ha voglia di tornare a sentirsi parte di qualcosa di grande.
Il futuro di Nola è tutto ancora da scrivere. E, in fondo, è proprio questa la bellezza della democrazia: quando la penna passa di mano in mano, e ogni cittadino può diventare autore del proprio domani.