Il fascino del libro-Zerocalcare:Quando muori resta a me
Il fascino del libro- Zerocalcare: Quando muori resta a me-La consueta rubrica sulle novità letterarie
Quando muori resta a me- Libro molto scorrevole e commovente quello di Zerocalcare, intitolato “Quando muori resta a me”, formato da 304 pagine e pubblicato dalla Bao Publishin Editore. Zerocalcare al secolo Michele Rech, è un brillantissimo fumettista italiano, molto stimato soprattutto dal pubblico giovanile. Calcare ha lavorato per anni come illustratore presso il giornale “Liberazione”, ed è ricordata pure la sua collaborazione con la “Repubblica XL”.
Il primo album di fumetti di Zerocalcare risale al 2011, denominato “La profezia dell’Armadillo”.
Da registrare che il fumettista nel 2015, si è piazzato secondo al celebre Premio Strega, con il romanzo “Dimentica il mio nome”. Calcare è anche reduce da un enorme successo televisivo andato in onda su Netflix, della sua serie “Questo mondo non mi renderà cattivo”. Ritornando al nuovo libro suddetto, l’autore narra di un viaggio con il proprio padre, per andare in un piccolo paese delle Dolomiti. L’occasione è perfetta per stare un po’ insieme con il Genitore 2 (come ironicamente lo chiama Calcare), per visitare il luogo ma soprattutto, per comprendersi di più uno con l’altro.
In maniera particolare perché padre e figlio nella loro vita, non hanno mai parlato di cose estremamente importanti.
Ma il loro percorso insieme, per arrivare a destinazione, non sarà affatto facile. Alla fine della fiera scopriranno pure, che la loro famiglia è molto odiata da alcune persone del posto. Scorrendo le pagine del libro si comprenderà, che le origini di questo odio risalgono alla Grande guerra.
Quando muori resta a me-Soprattutto ad un giorno preciso che Calcare chiama da sempre “Madman”, completamente avvolto nel mistero.
Il libro in sintesi con la complicità del viaggio narrato, diventerà una straordinaria dimostrazione d’affetto di un padre, nei confronti del suo unico figlio. Ma anche la storia di un periodo estremamente buio e negativo del nostro Paese. Produzione letteraria questa di Zerocalcare particolarmente struggente, dove l’autore usa la grande metafora del viaggio, per mettere in evidenza i suoi lati interiori. Ma anche il suo rapporto molto particolare con il padre. Calcare in definitiva conoscerà una persona molto diversa, da quella che aveva sempre immaginato. Il testo è consigliato chiaramente ai tantissimi fans di Zerocalcare, artista sensibile e di raffinata ironia. Ma pure a quei potenziali lettori, che attraverso il libro, potranno rispolverare i rapporti avuti nel tempo con i propri genitori…