Il Giro d’Italia…i Gigli di Nola, le Basiliche Paleocristiane
Il Giro d’Italia…i Gigli di Nola, le Basiliche Paleocristiane
La carovana rosa del Giro d’Italia fa tappa nella città dei Gigli e seguendo una rotta prestabilita attraverserà Cimitile, Camposano, Cicciano per poi dirigersi verso Cancello Scalo e da lì raggiungere il traguardo di Cusano Mutri, Bocca della Selva a 1392 metri sul livello del mare.
Si tratta della tappa 10 del Giro d’Italia di 142 chilometri con un dislivello di 2800 metri. Si partirà alle 13,15 da Pompei.
Una tappa intrisa di storia e di folklore questa di oggi 14 maggio 2024
I corridori partiranno tra meno di 1 ora da Pompei, vicino a siti di interesse come Ercolano, la Costiera Sorrentina, la Costiera Amalfitana, l’isola di Capri, giusto per comprendere l’importanza dei cosiddetti distrattori storico, artistici-culturali al centro di campagne turistiche di rilevanza nazionale e internazionale, e attraverseranno i nostri territori per poi giungere nel pomeriggio a Cusano Mutri, nel Parco Regionale del Matese.
Tappa, dunque, di grande prestigio per i luoghi toccati: il Parco Archeologico di Pompei, il Sito Protostorico Longola – Poggiomarino, Nola e la sua Festa dei Gigli, le Basiliche Paleocristiane di Cimitile e infine l’arrivo a Bocca delle Selve, Cusano Mutri, dove si può vedere il Monte Calvario, la Spina Santa, e assistere a manifestazioni particolari come l’Infiorata, la gara delle Carrozzelle, la Sagra dei Funghi e delle Castagne.
La tappa a sostegno del Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP
Anche dal punto di vista gastronomico questa tappa la si potrebbe inquadrare come la tappa a supporto del Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP, di cui la regione Campania è la prima produttrice al mondo con aziende ai piedi e sulle falde del Vesuvio.
Per quanto riguarda le informazioni tecnico-sportive ci affidiamo al sito ufficiale del Giro d’Italia che recita di conseguenza:
“Tappa pianeggiante, ma molto articolata planimetricamente nella prima parte in zona vesuviana. Raggiunta la via Appia si comincia a salire lentamente fino a Montesarchio. Si scalano quindi alcune salite non classificate e la salita di Camposauro che porta prima a Solopaca e quindi a Guardia Sanframondi. Si percorrono strade di media larghezza con fondo a volte usurato e caratterizzate da numerose curve.
Dopo Cerreto Sannita, superata la galleria illuminata che porta nella valle del Titerno, inizia la lunga salita finale di 18 km al 5.6% senza grandi picchi. La salita si snoda, lungo il pendio privo di alberi fino all’ultima parte, con ampie curve e brevi rettilinei.
Ultimi km in costante ascesa al 7% con brevi picchi superiori nell’ultimo chilometro. Rettilineo finale di 150 m su asfalto larghezza 5 m.”.
Saranno molti a salutare i corridori lungo tutto il tragitto, con Nola, in particolar modo, che ha progettato e posizionato il Giglio Blu proprio lungo il percorso che dalla città bruniana conduce a Cimitile.
I nolani considerano questo atto come prologo per la prossima ed imminente Festa dei Gigli che si terrà nell’ultima domenica di Giugno, con l’alzata delle macchine di legno alte 25 metri da parte dei cullatori, a conclusione del Giugno Nolano.
Come sempre abituati nel nostro territorio, auguriamo al migliore di potersi aggiudicare la tappa odierna del Giro d’Italia.